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Ercolano e gli antichi panifici

L’antica panetteria di Ercolano ‘Pistrinum‘ si scorge lungo le stradine del Parco archeologico di Ercolano. Il bancone di vendita non è l’unica testimonianza dell’importanza di questo negozio per gli abitanti. Ci sono i resti anche di “mole asinarie, così chiamate perché azionate dal duro lavoro di animali da soma. Uno di questi, un asinello, è stato rinvenuto accanto a una delle due macine del pistrinum del vicolo meridionale (Insula Orientalis II), una scoperta emozionante che dobbiamo all’archeologo Amedeo Maiuri, protagonista degli scavi della città tra il 1927 e il 1961” come spiegano le fonti.

Puls (farro), Triticum (grano) e Hordeum (orzo) erano alla base degli impasti dei diversi pani. Tondi o quadrati rappresentavano un parte importante dei pasti romani. In un prima fase, le mole erano casalinghe poi furono aperti dei veri e propri panifici come ad Ercolano oltre che a Pompei, dei quali abbiamo straordinarie testimonianze.

redazionale

Direttore del GrandFoood e di Napolipost

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