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Le insalate di Natale

Quale insalata preparare per il pranzo di Natale? A Napoli e dintorno c’è imbarazzo della scelta. A cominciare dall’insalata di rinforzo per proseguire con l’insalata di rucola e ‘purcchiacchielli’ e concludere con quella di arance da giardino. Alcune proposte da cucinare e mangiare.

Insalata di rinforzo

Una ricetta che risale al ‘700 e che oggi è molto amata dai buon gustai. Se originariamente il cavolo era lessato e condito soltanto con erbette e cipolle, successivamente è stata ‘rinforzata’ da papaccelle, olive, acciughe ed altre bontà.
Infatti, il cavolfiore una volta lessato può essere condito con peperoni sotto aceto, cipolline, cetriolini, fagiolini, carotine, sedano, olive, il tutto amalgamato da olio extra vergine di oliva ed aceto.


Insalata rucola e ‘purcchiacchielli’

Questo insieme di erbe è anch’esso antico. La Portulaca Oleracea o ‘purcchiacchiella’ è un erba spontanea ma anche infestante che però è ricca di vitamine A, B, C e di Omega 3 e quindi molto utilizzata in passato in cucina, quando il cibo era anche medicina. Il colore chiaro quasi porcellana delle foglie turgide ha dato vita al nome che in napoletano è stato trasformato con un termine molto divertente ed insolito. Infatti, secondo gli esperti della lingua partenopea, porcellana si dice in dialetto ‘purcchiacca’. La rucola si sposa bene con la Portulaca Oleracea e possono entrambe essere condite con olio, sale, pepe e limone o aceto. Entrambe sono digestive

Insalata di arance di giardino

Questa è la più semplice e può essere portata in tavola al termine del banchetto natalizio. Dopo aver pulite le arance da giardino e tagliate a pezzi possono essere condite con olio e sale.

Elisabetta Donadono

Elisabetta Donadono, napoletana, giornalista, comunicatrice e sommelier dell’olio extravergine d’oliva ha ideato prima napolipost.com e poi il grandfood.it. Due esperienze editoriali che propongono una lettura nuova, positiva, emozionale e coraggiosa delle eccellenze d’Italia. Dall’arte al cibo, dal cibo all’arte, i percorsi giornalistici indagano l’arte ed il cibo, raccontandoli in modalità nuova, in chiave originale, in versione fantasiosa. Articoli che hanno anticipato ed anticipano la conoscenza di luoghi, prodotti, persone, oggetti utilizzando di volta in volta tutti i sensi. Il grandfood.it nasce dopo i libri Il Grand Food Campania ed Il Grand Food Lazio, due libri per circa 100 racconti di cibi ‘gustati’ attraverso i monumenti e l’arte osservata cucinando buon cibo. Il Grand Food, in versione web e sociale è una nuova sfida tutta da fare con e per i lettori!

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