Domenica Palme, Zuppa frutti di mare, tradizione antica
A Napoli la Domenica delle Palme è una ricorrenza religiosa che contempla anche le tradizioni culinarie. La settimana Santa che si apre con questa Domenica veniva celebrata a tavola con un menù ricchi e prevalentemente a base di pesce.
Ad aprire, il pranzo, nel rispetto delle allora regole alimentari, la Zuppa, che per l’occasione era quella dei frutti di mare.
Tra le ricette sicuramente ancora attualissima quella proposta da Don Ippolito Cavalcanti nei suoi ricettari.
Zuppa di frutti di mare
Prendi rotoli tre fra vongole, patelle e cannolicchi, li laverai benissimo, poi li lesserai, ne ricaverai il frutto, passerai più volte per setaccio stretto, quel brodo lo porrai in una marmitta con altra acqua, grana due di selleri, ma tutto il bianco, un grano di petrosemolo, ma le foglie, un grano di cerfoglio, un grano di patinanche, ma pria raspate divise per metà, e toltone lo stelo di mezzo, una cipolla intera, quattro teste di garofani, una stecchetta di cannella, sale, poco pepe, ed una decina di pomidoro fresche, se ne potrai avere, meno il viscido, oppure quattro delle secche triturate, ci porrai once dodici di ottimo butirro, oppure once nove di oglio, farai tutto bollire, e quanto sarà tutto disfatto, passerai per setaccio riporrai il brodo in una casseruola, e superficialmente lo disgrasserai appena, farai le croste di pane, o bruscate, o a dadini fritti, li porrai in una zuppiera frammezzandoci i frutti di mare, e ci verserai il brodo.
Don Ippolito Cavalcanti, Cucina Teorico Pratica 1852