Gennaro Esposito spegne 20 candeline di Festavico
E’ riduttivo definire “Festa a Vico” 2023, svoltasi dal 10 al 12 giugno, semplicemente una “festa”, per quanto sia stata una kermesse luccicante, corale, energica, appassionata, con le strade della città trasformate in un ristorante a cielo aperto per le migliaia di buongustai accorsi da tutt’Italia e l’estero.
E’ stata piuttosto un rito, una celebrazione, una incoronazione. Di Vico Equense “capitale del cibo”. Del cibo “mediterraneo”, base di una Dieta riconosciuta scientificamente come il miglior modello nutrizionale al mondo, tanto da essere diventato patrimonio immateriale dell’Unesco. Ma anche del cibo quale realtà di pertinenza culturale, valoriale, comunicativa. Cibo quale storia, identità, emblema, bandiera. Simbolo di un’appartenenza millenaria e inalienabile. Onore al merito all’organizzatore Gennaro Esposito, patron de La Torre del Saracino, non solo come chef geniale dal valore riconosciuto ovunque (2 Stelle Michelin, 3 Forchette del Gambero Rosso, Premio Michelin Chef Mentor quale formatore di nuove generazioni di chef), ma come promotore di un territorio che è eccellenza. Eccellenza gastronomica, unica e inimitabile, ma non solo.
L’enogastronomia del nostro territorio è parte integrante della sua Arte. E questa manifestazione, festeggiando 20 lunghi anni di attività, celebra l’eternità del nostro patrimonio che è inestimabile connubio di paesaggio, cultura, arte, cibo. Dove ogni ricetta racconta un luogo, una storia, un percorso, anche un destino, forse. E allora il gusto si sposa con l’emozione, la memoria, la speranza. Tra tradizione e innovazione, guardando al futuro senza mai rinnegare, anzi, facendo tesoro del passato. Sempre nel solco della genuinità, dell’autenticità, dell’onestà. Come la nostra terra, che non mente mai. E con un pensiero ai più deboli, perché Festa a Vico è anche solidarietà: da sempre, tutti i ricavi della manifestazione vengono devoluti in beneficenza a favore di importanti associazioni nazionali e locali. Tema di quest’anno è stata la Rinascita, intesa “come ritorno alle origini, alla materia prima da cui nasce tutto” ha dichiarato Gennaro Esposito.
Che rinascita sia, per questo mondo che ha bisogno di pace. E nulla più del buon cibo parla di pace, umanità, unione.