Gli Orti della Laguna di Venezia
Gli orti della Laguna di Venezia
Il mito lagunare è quello delle chiese, dei palazzi storici, delle calli, dei canali, degli affacci su isole ed isolotti. Invece, un viaggio da compiere è quello nelle isole ed isolotti dove coltivare la terra è ancora una attività quotidiana. Coltivazioni antichissime che consegnano ai consumatori verdure, ortaggi, vini dai sapori unici ma senza la cui storia non potrebbero essere apprezzati.
Gli itinerari sono molteplici dalla più famosa Burano si può raggiungere attraversando un ponte Mazzorbo o Maiurbium. Qui le popolazioni dell’entroterra si rifugiarono per sfuggire ai barbari. Nei secoli non si è mai smesso di coltivare. I suoi orti sono particolarmente belli anche perché inseriti in un contesto urbano particolare. Il vitigno antico uva Dorona è tra i tesori di questo lembo della Laguna veneta. Riportato in produzione ha quantità limitatissime.
Un’altra straordinaria realtà è l’Isola di Sant’Erasmo dove tutt’oggi prevale la presenza di terreni agricoli. A piedi o in bicicletta si possono attraversare gli orti dove crescono appunto prodotti di nicchia come il carciofo violetto di Sant’Erasmo e non solo.
Il pomodoro Nasone è una prelibatezza di Cavallino Treporti comune di riferimento per il turismo open air. I suoi territori come Lio Piccolo sono tappe di un percorso agrituristico che svela aree tra mare e laguna, albe e tramonti inediti, animali che nidificano, campi coltivati, spiagge e luoghi di vacanza per un relax per grandi e piccoli.
Tra i prodotti Melanzana globosa o lunga, la Zucchina verde scura o bianca, la Lattuga da cespo –varietà gentile , la Valerianella- lattughino – rucola –prezzemolo – ravanelli – patate e le Coltivazioni “estensive” mais – frumento – soia, il Pomodoro come il grappolo rosso o anche altre varietà ed il Peperone giallo- rosso –verde.
Questi luoghi sono raggiungibili facendo tappa a Mestre o Venezia e scegliendo il trasporto specifico.