LE PATATE ROSSE DEL VALLO DI DIANO
Le patate rosse del Vallo di Diano, un’ampia conca naturale racchiusa tra le montagne del Cilento e dell’Appennino lucano. Esso identifica, sia geograficamente che amministrativamente, un territorio non solo pianeggiante ma anche montuoso. La maggior parte dei 15 Comuni che lo compongono, infatti, occupano sia una parte del vasto altipiano, il “Vallo”, che i monti che lo circondano.
Le patate rosse del Vallo di Diano
Un’area di grande interesse archeologico, storico, artistico e antropologico, crocevia di antiche e maestose civiltà, che però è conosciuta soprattutto per le sue immense bellezze naturali, che sono valse per l’importante riconoscimento di Parco nazionale, insieme al Cilento e agli Alburni. Senza dimenticare la presenza della splendida Certosa di San Lorenzo a Padula, un’opera d’arte di rilevanza mondiale, testimoniata dal riconoscimento Unesco come patrimonio dell’umanità.
Area rurale di importanza notevole per l’immenso patrimonio di biodiversità naturale tuttora presente, è ritenuta uno degli ultimi serbatoi di risorse genetiche autoctone del Mezzogiorno, non ancora del tutto studiate e censite. Per non parlare della cucina locale, unica, frutto di una cultura popolare antica, con prodotti tutti del territorio agricolo locale, ricco di prelibatezze di ogni genere, da quelle orticole, legumi, grani antichi fino a salumi e formaggi d’autore.
La Patata di montagna
Il Vallo di Diano è presidio antico anche della coltivazione della patata di montagna, che come sanno esperti e appassionati, non ha rivali che tengano, rispetto a quelle coltivate nelle grandi pianure. Una tradizione secolare di tutto l’appennino centro-meridionale, una coltivazione che si è però contratta per la concorrenza della pataticoltura delle grandi estensioni, non solo italiane.
La varietà più tipica del territorio è la Patata Rossa, un ecotipo presente nel Vallo e in particolare nel Comune di Monte S. Giacomo da almeno un secolo e più, selezionata dai produttori locali e molto richiesta in passato per le sue caratteristiche. Tubero grosso o medio grosso, dalla buccia rosso granato, con pasta gialla, compatta e asciutta, ideale per la lunga conservazione, che si effettua ancora negli antichi sacchi di juta, in magazzini asciutti e senza luce.
Patata da frittura
Classificata dagli chef tra le migliori patate da frittura, perché l’olio non penetra nella pasta, perché reagisce bene alle alte temperature e per gli elevati valori di croccantezza. È ideale per la preparazione di piatti tradizionali, come la pasta e patate, o al forno con le salsicce, o nelle mitiche zuppe di verdure e legumi, di cui il Vallo è ricchissimo.
Inserita da qualche anno anche nell’Elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali della Campania, è possibile degustarla in tutte le sue declinazioni nelle diverse feste di mezza estate del ricco calendario di eventi valdianesi.