San Valentino, dagli affreschi alle ricette, l’amore a tavola
San Valentino, dagli affreschi alle ricette, l’amore a tavola
San Valentino, dagli affreschi alle ricette, l’amore a tavola. La tavola è uno dei luoghi dell’amore. La favola di Apuleio di Amore e Psiche trova nel banchetto di nozze uno dei simboli più potenti della storia. Artisti come Giulio Romano, ad esempio, lo hanno raccontato con la pittura. Il suo affresco Banchetto degli Dei per le Nozze di Cupido e Psiche (1526-1528), adorna da oltre cinque secoli, la sala da pranzo di Palazzo Te a Mantova, oggi, sala di Amore e Psiche Museo Civico – Palazzo Te – Mantova. La sala da pranzo è stata definita una delle più romantiche di tutti i tempi. Il palazzo fu costruito per amore dal Duca di Mantova Federico II Gonzaga. La storia di amore tra Cupido e Psiche, in questa occasione, celava, in realtà, l’amore del Duca di Mantova Federico II Gonzaga per Isabella Boschetti. Amore osteggiato per complesse vicende.
San Valentino, gli altri luoghi del cibo d’amore
Ma ci sono altri luoghi che conservano affreschi dedicati all’amore e che raffigurano anche essi il banchetto, il cibo. La protagonista è sempre la favola di Apuleio, ma l’autore questa volta è Raffaello Sanzio (1483-1520) e la sua bottega. Nella Loggia di Amore e Psiche a Villa Farnesina a Roma vi sono meravigliosi affreschi d’amore. Ancora una volta in questa lussuosa residenza nobiliare di Roma si consumò una straordinaria storia d’amore. L’ amore di Agostino Chigi per Francesca Ordeaschi fu celebrato dal pennello del grande Raffaello. Sulle volte della Loggia, inoltre, furono raffigurati fiori, frutta, vegetali sino ad allora sconosciuti. Secondo gli esperti sono rappresentazioni dei prodotti arrivati dal Nuovo Mondo, le Americhe, che il banchiere Cigi coltivava e mangiava durante i suntuosi banchetti a Villa Farnesina. La storia e gli affreschi sono narrati nel dettaglio nel libro Il Grand Food Lazio 2017(edizioni Homo Scrivens).
Ma anche altri strumenti di comunicazione sono stati utilizzati per raccontare il legame tra cibo ed amore. Così lo scrittore Norman Douglas nel libro Venere in cucina. Il libro della cucina erotica (1952) (edizioni La Conchiglia). Una raccolta di ricette di uno scrittore personaggio del secolo scorso che curiosità, ironia e grande competenza in cucina elenca una serie di ricette afrodisiache. L’autore nella Prefazione spiega l’intento di raggruppare una serie di proposte culinarie per ‘ conservare il più a lungo possibile la vitalità della gioventù dell’età matura. Iniziai una sera di dodici anni fa dopo una cena divertente e squisita…”. Il libro si riferisce soprattutto a pranzi e cene che lo scrittore consumò a Capri, l’isola dove trascorse molti anni di vita e dove morì. Sicuramente, Capri, con Mantova e Roma, luoghi d’amore.
Insomma, alcuni esempi, perché il cibo d’amore ha sempre ispirato artisti e scrittori!