Alici in cartoccio, lo street food dei Borbone
Alici in cartoccio lo street food dei Borbone. Lo sapevate che le alici in cartoccio non sono alici fritte? Bensì sono al forno! Questo gustosissimo pesce azzurro è mangiato da sempre dagli uomini. Già Apicio, lo chef stellato dei romani, le proponeva in diversi modi. Da allora sono state sempre un cibo semplice, buono e nutriente. All’epoca dei Borbone nel Regno delle Due Sicilie, ben due cuochi di corte, le descrivono come ingrediente fondamentale per preparare le alici in cartoccio, Vincenzo Corrado, 1749 e poi Ippolito Cavalcanti, 1837 riportano la stessa identica preparazione.
Un cibo di strada sin dal ‘700
Pulite e spinate devono essere condite con olio, succo di limone, prezzemolo, pepe, e pan grattato. La loro cottura deve essere al forno. Inoltre, devono essere adagiate nella carta. Un modo per consentire poi di mangiarle in piedi e sicuramente anche per strada.
Alici in cartoccio, lo street food dei Borbone
E’ una delle poche ricette che entrambi i maestri di cucina, Corrado e Cavalcanti, autori di grandi trattati culinari, nonché curatori degli allestimenti dei banchetti nobiliari, descrivono con gli stessi ingredienti e modalità di preparazione. La preparazione, in entrambi, i ricettari prevede la cucina al forno delle alici che devono essere condite e adagiate sulla carta.
Nei secoli successivi, questi pesci sono diventati poi Alici in Tortiera poiché hanno perso la cottura nella carta, ed hanno guadagnato aglio ed aceto nel condimento. I coppetti di carta sono diventati i contenitori di quelle fritte.