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NDUNDERI, i genitori della pasta di Gragnano

NDUNDERI, i genitori della pasta di Gragnano. Questi piccoli tocchetti  (simili agli gnocchi) di impasto a base (oggi) di ricotta, farina e formaggio hanno una storia antica. Sarebbero le mamme ed i papà dei diversi formati di pasta che dal ‘700 resero celebre Gragnano e le coste della Campania nel mondo. In origine, infatti, erano composti da ‘farina caseata’ cioè farro e latte cagliato, l’impasto ridotto in pezzetti era mangiato con diversi condimenti. Minori, sarebbe stata la località della costiera che ha dato i natali a questa prelibatezza. Poi i pastai,  attraversando i Monti Lattari, per giungere a Gragnano, dove il clima era particolarmente favorevole alle produzioni, ne modificarono la ricetta.

NDUNDERI AL PESCE FUJUTO

La ricetta prevedeva  ricotta, farina e formaggio. Ricetta che è stata tramandata sino ai nostri giorni. A riscoprirne la bontà, la famiglia che guida da anni, un piccolo gioiello della gastronomia locale, Bacco, che a Furore poco, distante da Minori, propone ai suoi ospiti gli NDUNDERI con il pesce fujuto. Una salsa rossa con colatura di alici che sposa molto bene i sapori della ricotta, farina e formaggio. Un sodalizio che va avanti dal passato, perché le tradizioni culinarie sono fortemente legate al desiderio di gustarsi i prodotti delle terre costiere. E così è ancora oggi. Latte, pomodori, e colatura di alici, sono prodotti lungo le pendici dei terrazzamenti  costieri e preparati per fare dei sapori i protagonisti di un viaggio culinario che non ha età. Ma dal passato trae spunto per ricondurci ad assaporare ingredienti sani e buoni.

per assaggiarli www.baccofurore.it

 

Elisabetta Donadono

Elisabetta Donadono, napoletana, giornalista, comunicatrice e sommelier dell’olio extravergine d’oliva ha ideato prima napolipost.com e poi il grandfood.it. Due esperienze editoriali che propongono una lettura nuova, positiva, emozionale e coraggiosa delle eccellenze d’Italia. Dall’arte al cibo, dal cibo all’arte, i percorsi giornalistici indagano l’arte ed il cibo, raccontandoli in modalità nuova, in chiave originale, in versione fantasiosa. Articoli che hanno anticipato ed anticipano la conoscenza di luoghi, prodotti, persone, oggetti utilizzando di volta in volta tutti i sensi. Il grandfood.it nasce dopo i libri Il Grand Food Campania ed Il Grand Food Lazio, due libri per circa 100 racconti di cibi ‘gustati’ attraverso i monumenti e l’arte osservata cucinando buon cibo. Il Grand Food, in versione web e sociale è una nuova sfida tutta da fare con e per i lettori!

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