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All’Antiquarium Pompei, il tesoro da tavola di Moregine

All’Antiquarium Pompei, il tesoro da tavola di Moregine.  Nel riaperto museo dell’Antiquarium di Pompei, di nuovo visibile il servizio da tavola di Moregine.  Il servizio da tavola o tesoro di Moregine è  in argento. Circa 4 kg di argento decorato, simbolo delle suppellettili utilizzate dai ricchi romani per mangiare. Il tesoro di Moregine,  dal nome della località a sud di Pompei, dove fu ritrovato nel 2005, nel corso dei lavori autostradali della Salerno-Reggio Calabria, è una preziosa testimonianza di dove mangiavano e bevano gli antichi. Fu rinvenuto in una cesta di legno (gerla) completamente annerito. Il proprietario probabilmente tentò di nasconderlo nel tentativo di fuga nel corso della eruzione del 79 d.C.

All’Antiquarium Pompei, il tesoro da tavola di Moregine

Il servizio è composto da un piatto da portata circolare, quattro piatti,  quattro tazze grandi, quattro tazze piccole, due coppe, quattro supporti ed un cucchiaino. Gli esperti sostengono che si tratti di un servizio da tavola per 4 persone in gran parte risalente all’età augustea. Particolarmente belle le due coppe , canthari, pesanti e finemente decorati rappresentano gli oggetti più preziosi del corredo da mensa e forse anche di epoca precedente agli altri pezzi. Le decorazioni sono raffigurazioni che hanno fatto chiamare le coppe, coppe della ‘riconciliazione’. In esse si beveva il vino durante i banchetti.

La mensa degli antichi romani, doveva essere non soltanto raffinata ma, simbolo del loro prestigio. I ritrovamenti archeologici a Pompei e nelle altre cittadine vesuviane hanno sempre confermato il binomio buon cibo e bella mensa.

Gli altri tesori al Louvre ed al MANN

Vassoi, coppe, piatti, bicchieri,  inoltre, sono stati ritrovati a Villa Pisanella a Boscoreale nella Casa del Menandro. Il primo non è più in Italia perché in gran parte al Louvre. I 108 pezzi furono ritrovati a Boscoreale nel ‘800.  Il secondo e meraviglioso servizio da tavola è stato rinvenuto nella Casa di Menandroa Pompei, ed è conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.  Si tratta di 118 pezzi di argenteria di un ricchissimo romano. Non ha subito dispersione.  Le tazze sono particolarmente eleganti anche per le modalità in cui sono state realizzate. Sulle superfici, ci sono decorazioni mitologiche e naturalistiche.

Il servizio da tavola si suddivide in argenti per bere con tazze molte profonde ed a forma di calice, altre sono basse e larghe e ci poi anche bicchieri; argenti per mangiare con i piatti da portata e per mangiare singolarmente. Ci sono anche piccoli piatti per le piccole porzioni di cibo. Tra le posate ci sono soltanto i cucchiai per le zuppe e quelli più piccoli per le conchiglie ed anche porta uovo.

 

 

fto Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo – Parco Archeologico di Pompei

 

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Elisabetta Donadono

Elisabetta Donadono, napoletana, giornalista, comunicatrice e sommelier dell’olio extravergine d’oliva ha ideato prima napolipost.com e poi il grandfood.it. Due esperienze editoriali che propongono una lettura nuova, positiva, emozionale e coraggiosa delle eccellenze d’Italia. Dall’arte al cibo, dal cibo all’arte, i percorsi giornalistici indagano l’arte ed il cibo, raccontandoli in modalità nuova, in chiave originale, in versione fantasiosa. Articoli che hanno anticipato ed anticipano la conoscenza di luoghi, prodotti, persone, oggetti utilizzando di volta in volta tutti i sensi. Il grandfood.it nasce dopo i libri Il Grand Food Campania ed Il Grand Food Lazio, due libri per circa 100 racconti di cibi ‘gustati’ attraverso i monumenti e l’arte osservata cucinando buon cibo. Il Grand Food, in versione web e sociale è una nuova sfida tutta da fare con e per i lettori!

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