Cibo, più qualità che quantità
Più qualità che quantità
Classicamente, si ritiene che l’attuale pandemia di obesità sia causata da uno squilibrio tra eccesso di consumo di cibi altamente calorici e riduzione delle spese energetiche per il diffondersi di uno stile di vita sedentario. Ciò provoca l’instaurarsi di un bilancio energetico positivo che porta all’immagazzinamento di riserve.
Il bilancio energetico
Ma questo modello del “bilancio energetico” (EMB) è stato posto in discussione da una review pubblicata su The American Journal of Clinical Nutrition. La ricerca fornisce una spiegazione alternativa. Si tratta del modello “carboidrati-insulina” (CIM).
Scegliere la qualità
Secondo questa interpretazione, la causa dell’obesità non sta nell’apporto calorico globale, ma nella scelta dei cibi, in particolare la grande quantità assunta di carboidrati digeribili rapidamente (ad alto indice glicemico) che provoca nell’organismo un “carico glicemico”.
Non stimolare insulina
Questo stimola l’insulina e sopprime il glucagone. Nel tempo, infatti, attiva così un metabolismo teso all’accumulo di depositi di grasso. Tra gli alimenti con alto carico glicemico: i cereali raffinati e trasformati, i prodotti a base di patate e i cibi con un alto contenuto di zuccheri liberi.