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La zucca ritratta da Raffaello, villa Farnesina

La zucca ritratta da Raffaello, villa Farnesina

Tra le meraviglie pittoriche del grande artista vi è la Loggia di Amore e Psiche di Villa Farnesina a Roma. Un gioiello rinascimentale, oggi sede dell’Accademia dei Lincei, che fu nel cinquecento una meravigliosa residenza privata. Agostino Chigi, il banchiere dei Papi, volle farla costruire per soggiornarvi affidando la parte architettonica a  Baldassare Peuzzi mentre per la parte pittorica scelse Raffaello. La struttura e la pittura si fondono facendo del luogo una oasi di meraviglie ancora oggi visibili.

Enciclopedia pittorica della botanica

Villa Farnesina è una elegante casa cinquecentesca che colpisce soprattutto perché grazie agli affreschi in essa conservati potrebbe essere paragonata ad una enciclopedia pittorica della botanica. Nella loggia dell’amore, quella appunto di Amore e Psiche, le rappresentazione di vegetali sono visioni di grande raffinatezza che consegnano ai contemporanei le caratteristiche di ortaggi e frutti, importati dalle Americhe. Infatti, la scoperta del Nuovo Mondo si intreccia con la costruzione della villa, che oltre a celebrare la potenza economica di Agostino Chigi ne conferma l’essere un luogo dove tutto ciò che era coltivabile, all’epoca, era tesoro del sito. Per un banchiere era molto semplice far assaggiare ai suoi ospiti, durante i banchetti, le prelibatezze americane. Ed allora perché non farle raffigurare nella molteplicità dei colori anche da un grande come Raffello?

Così tra gli affreschi di Villa Farnesina le zucche provenienti dalle Americhe emergono in tutta la loro radiosità. Il giallo arancio, le venatura e la rotondità sono straordinariamente rese da Raffaello tanto che sembrano essere lì pronte per essere cucinate.

 

 

Elisabetta Donadono

Elisabetta Donadono, napoletana, giornalista, comunicatrice e sommelier dell’olio extravergine d’oliva ha ideato prima napolipost.com e poi il grandfood.it. Due esperienze editoriali che propongono una lettura nuova, positiva, emozionale e coraggiosa delle eccellenze d’Italia. Dall’arte al cibo, dal cibo all’arte, i percorsi giornalistici indagano l’arte ed il cibo, raccontandoli in modalità nuova, in chiave originale, in versione fantasiosa. Articoli che hanno anticipato ed anticipano la conoscenza di luoghi, prodotti, persone, oggetti utilizzando di volta in volta tutti i sensi. Il grandfood.it nasce dopo i libri Il Grand Food Campania ed Il Grand Food Lazio, due libri per circa 100 racconti di cibi ‘gustati’ attraverso i monumenti e l’arte osservata cucinando buon cibo. Il Grand Food, in versione web e sociale è una nuova sfida tutta da fare con e per i lettori!

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