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Le cipolle: fanno piangere gli occhi ma il cuore

Le cipolle: fanno piangere gli occhi ma il cuore

Le cipolle sono ortaggi costituiti dal bulbo della pianta Allium cepa, specie della famiglia delle Alliaceae (cui appartengono anche aglio, scalogno ed erba cipollina).

Sono disponibili varietà bianche, giallo-dorate o ramate, rosse. Le cipolle verdi, o cipollotti, sono varietà raccolte prima della maturazione.

Famose per far piangere quando si tagliano i loro strati concentrici, in realtà fanno “ridere” il nostro organismo, in quanto la loro assunzione nella dieta apporta numerosi benefici per la salute, oltre a conferire gusto e aroma alle pietanze.

Affettare le cipolle può provocare bruciore agli occhi, lacrimazione e naso che cola a causa del rilascio di un gas volatile irritante a base di zolfo, il Syn-propanethial-S-oxide, sviluppato dagli enzimi attivati durante la manipolazione dell’ortaggio. Il fenomeno può essere evitato tagliando le cipolle immerse in acqua.

La presenza di composti aromatici solforati è responsabile anche della caratteristica alitosi, dovuta alla loro eliminazione dalle mucose orali e gastriche.

Originarie dell’Asia, in Mesopotamia (attuale Iraq) ben 5.000 anni fa, le cipolle diventarono famose per le loro virtù terapeutiche presso gli antichi Egizi, che le consideravano simbolo di vita eterna a causa degli anelli concentrici del bulbo; le offrivano agli dei per propiziarsene i favori, le deponevano nelle tombe dei Faraoni e le usavano come pagamento per i lavoratori che costruivano le piramidi. Sono attualmente coltivate in tutto il mondo.
Sono povere di calorie: 25-40 kilocalorie ogni centro grammi di prodotto.

Forniscono carboidrati (fruttosio e oligosaccaridi contenenti fruttosio, i fruttani), fibre, vitamine (vitamina C, vitamine del gruppo B, vitamine liposolubili), minerali (magnesio, potassio, fosforo, calcio, zinco, selenio, cromo, manganese), composti bioattivi antiossidanti (flavonoidi come il beta carotene e la glucochinina, antocianine, luteina, zeaxantina, quercetina, composti solforati, responsabili del caratteristico odore e sapore, quali la sulfina e l’alicina, ossia il disolfuro di allilpropile), enzimi che stimolano il metabolismo, acidi glutammico, citrico e malico che favoriscono la digestione, oltre che tanta acqua. Le proteine e i lipidi sono irrilevanti; il colesterolo è assente.

Al consumo di cipolle sono ascritte proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antisettiche, immunomodulatorie, diuretiche/depurative, digestive/anti-stipsi, espettoranti, anti-ipertensive/antitrombotiche, di normalizzazione dei livelli di glicemia e colesterolo nel sangue, di contrasto all’osteoporosi, antitumorale.
Per preservarne le proprietà è consigliata una cottura leggera (si dice giusto per “imbiondire” il bulbo bianco).

Non è vero che l’assunzione sia controindicata in allattamento: anzi è bene “allenare” il gusto del lattante ai vari aromi.

Carlo Alfaro

Nato a Sant’Agnello il 30/11/1963, vive a Sorrento, con l’amata sorella e i suoi gatti. Medico pediatra, attualmente ricopre l’incarico di Dirigente Medico di Pediatria presso gli Ospedali Riuniti Stabiesi, è inoltre Consigliere Nazionale della Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza (SIMA) e redattore della Rivista ufficiale della Società, RIMA. Appassionato di divulgazione scientifica, dal 2015 è giornalista pubblicista. Ama i bambini, il teatro, il cinema, la musica, i libri e la Natura. Adora recitare e scrivere testi, organizzare eventi culturali e stare sui social.

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