San Giuseppe, le Zeppole di Dumas e non solo
San Giuseppe, le Zeppole di Dumas e non solo. Il 19 marzo è da secoli il giorno dedicato a San Giuseppe e quindi alla festa del Papà. La tradizione indica come simbolo di questa giornata un dolce: la Zeppola San Giuseppe. Diverse le ricette che sono state elaborate nel tempo. Tra le ricette, quella del 1870 di Alessandro Dumas che ne ‘Il grande dizionario di cucina’ ne propone una versione senza crema ed amarene.
San Giuseppe, le Zeppole di Dumas e non solo
Il grande viaggiatore scrive: ‘Fate bollire un po’ di acqua con burro e sale, versate due o tre pugni di farina e fate amalgamare, mescolate sino a quando il composto non si stacchi dalla parte della pentola, poi aggiungete dello zucchero in polvere e levate dal fuoco. Aggiungetevi delle uova intere, la pasta deve risultare liquida, versate in piccoli stampi imburrati e cuocete’.
Ma un altro ecclettico esperto chef, Vincenzo Corrado, circa un secolo prima nel suo libro di cucina ‘Il Cuoco Galante’, 1773, descrive la Zeppola come risultato di un impasto di farina cotto nel brodo, cannella e limone. Una volta cotto, l’impasto doveva essere amalgamato con un ‘giallo di uovo e qualche chiara’. Ovviamente non sono descritte le quantità.
Ippolito Cavalcanti, le prepara con un impasto molto semplice e privo di uova, acqua e farina con un bicchiere di vino. Fritto l’impasto deve essere avvolto soltanto dalla zucchero.
La storia delle zeppole