Frittata di cipolle, la frittata borghese
Frittata di cipolle, la frittata borghese
La frittata di cipolle è un altro piatto cult della cucina di Napoli. Un piatto che potremmo definire la frittata dei borghesi. E’ all’epoca della nascita della classe sociale borghese che i ricettari hanno scritto così come è mangiata ai nostri giorni. Ai primi dell’800. Infatti, è nel primo decennio del 1800 che la frittata di cipolle diviene un piatto che ha il diritto di essere sulle tavole di tutti, ovviamente di quelli che sapevano leggere e che potevano comprare prodotti di stagione e diversificati.
Frittata di cipolle e Murat
All’epoca a Napoli regnava Gioacchino Murat ed i favolosi pranzi aristocratici, che prevedevano sino a 24 portate, cominciavano ad essere un ricordo. I pranzi cominciavano ad elencare un massimo di sei portate. Così tra una zuppa, un allesso (lesso di carne bianca o rossa) ed un arrosto il Menù dei primi borghesi inserì la frittata di cipolle.
La classe borghese cominciava anch’essa ad apprezzare la tavola ed a cercare di gustare buon cibo.
Una delle ricette che ci giunge e che sicuramente può essere cucinata anche oggi è la Frittata di Cipolle di Vincenzo Corrado, già capo dei Servizi di Bocca del Principe Michele Imperiali di Francavilla, nella sua vecchiaia a circa novanta anni decise di scrivere un libro ‘Pranzi giornalieri’ nel quale immaginò di proporre una cucina adatta alla nuova società.
Frittata di cipolle per i pranzi quotidiani
Corrado che aveva realizzato banchetti dei quali si favoleggiava nel resto dei regni italiani e europei volle scrivere un testo che elencasse cosa mangiare ogni giorno.
Non più, dunque, una cucina dedita ai nobili in occasione delle feste post prima al Teatro San Carlo ma cosa le cuoche dovessero cucinare per le famiglie borghesi.
Ricetta
La sua ricetta di Frittata di cipolle è davvero gustosa perché una volta cucinata deve essere accompagnata dal pane fritto.
Corrado consiglia di tagliare a filetti le cipolle ( il numero di cipolle non è indicato) e soffriggerle con burro a fuoco lento e quindi condite con spezie e prezzemolo. Una volta raffreddate devono essere mischiate a formaggio e quindi a uova (10). Il tutto deve essere ben amalgamato e fritto con burro. Al termine accompagnare con pane fritto.