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Ice wine, il vino di ghiaccio

Ice wine, il vino di ghiaccio

Con il freddo di questi giorni che si diffonde dal nord al sud dell’Italia e ci offre la possibilità di vedere paesaggi innevati è opportuno parlare di una tipologia di vini strettamente legata alle basse temperature. Il vino in questione è ancora poco conosciuto e poco diffuso: stiamo parlando dei vini di ghiaccio.

Tanti nomi per un solo tipo di vino, infatti i vini di ghiaccio sono chiamati anche ice wine, eiswein o ancora vin de glace o vinos de hielo a seconda del posto in cui ci troveremo a degustarlo.

Ice wine, quando si vendemmia

Gli ice wine, come si può ben immaginare, si producono in delle zone viticole molto fredde come ad esempio Nord Italia, Germania, Austria, Canada; sono molto simili a dei vini passiti o Sauternes quindi con delle note aromatiche che ricordano i profumi di albicocca, pesca gialla matura, miele e frutta candita dovute alla presenza di molecole norisoprenoiche.
Questo vino si distingue molto dagli altri perché la vendemmia non avverrà tra settembre e ottobre ma bensì si effettuerà tra i mesi di gennaio e febbraio quando le temperature saranno intorno ai -6/-7 °C e permetterà il congelamento dell’acqua attorno alle bacche dell’uva. Ciò è fondamentale poiché durante la pigiatura e pressatura, processi in cui estraiamo il “succo” dell’uva, tenderemo a estrarre meno acqua (poiché è congelata) e molti più zuccheri. Ne consegue quindi al termine della fermentazione alcolica, un elevato grado zuccherino residuo.

Da quale uva si produce

Le varietà di uva con le quali si produce questa interessante tipologia di vini sono principalmente a bacca bianca come il Moscato, Gewurztraminer, Riesling e Vidal; per le uve a bacca rossa ritroviamo il Cabernet Franc.
Con le sue caratteristiche organolettiche di sicuro è uno dei vini che può riscaldare le vostre fredde giornate, quindi accomodatevi di fronte ad un camino, pensando alla bellezza dei vigneti innevati e dell’uva congelata al momento della vendemmia.

 

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Roberto Salvatore Di Fede

Roberto Salvatore Di Fede è un giovane enologo laureatosi in Viticoltura ed Enologia presso il dipartimento di agraria della Federico II. La sua formazione va oltre i confini italiani, ha frequentato anche rinomate scuole enologiche come quella di Bordeaux (Francia), La Rioja e Cádiz (Spagna). Durante l’ultima vendemmia del 2019 ha collaborato con Chateau de Beauregard, una interessanta realtà tra le colline della Borgogna. Ad oggi, per lui, il vino è una passione che si trasforma in lavoro!

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