Procida, i tesori del mare, seppie e polpi
Procida, i tesori del mare
Procida una delle isole del Golfo di Napoli neo candidata a capitale della cultura 2022 incanta anche d’Autunno ed in pandemia. E lo fa attraverso il suo mare che è generoso con i pescatori. Seppie e polpi sono tra i tesori che il mare di Procida regala a chi pesca, vende e fa mangiare al consumatore. In una stagione complessa per il Covid 19- in piena zona rossa ed a ridosso di giornate climaticamente ‘brutte’ i pescatori instancabili hanno pescato.
Procida, i tesori del mare, i polpi
E così sui banconi dei pescivendoli appaiono in tutta la loro bellezza seppie e polpi. Quest’ultimi veraci perché hanno una doppia fila di ventose su ognuno degli otto tentacoli. In questo periodo si pescano i polpi di piccola taglia molto buoni per essere cucinati con il sugo di pomodori.
Belle e buone anche le seppie. Anche questi molluschi che vivono sui bassi fondali e che amano mimetizzarsi. Spesso però non riescono nel loro intento e sono pescate per finire in tavola. Il mare del Golfo di Napoli è ancora ricco di queste specie marine che rappresentano un fiore all’occhiello della fauna mediterranea soprattutto per il loro utilizzo in cucina.
Proponiamo una antica ricetta di Ippolito Cavalcanti (Cucina Teorico Pratica 1852)
Seppie alla cittadina
Prendi rotolo quattro di seppie, non più di quattro a rotolo, ne toglierai quell’osso spugnoso, il fiele, che è nero, gli occhi e la bocca, le laverai immense volte, le taglierai a filetti, e le asciugherai; dipoi triturerai due cipolle, ed un grano di pretrosemolo finissismo farai soffriggere e con once tre di ognio, ci porrai le seppie, con del sale e pepe, ed un bicchiere di vino bianco, che farai prima bollentissimo, anzi alquanto restringere e poscia ce lo verserai, e così farai cuocere le seppie, se potrai avere un poco di sugo di pomidoro, sarà ottimo di mischiarcelo ancora pria di terminar la loro cottura; e così servirai con guarnizione di crostini fritti.