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Zuppa di Cipolla o Limonia? Il gusto alla tavola del Medioevo

Dalla Limonia, alla Zuppa di Cipolle, al Ippocrasso, il vino speziato di fine pasto. Il viaggio nel gusto medievale è stato davvero fantastico. Protagonista Laura Di Giugno, ricercatrice e imprenditrice nella cucina storica, esperta nella storia della produzione agroalimentare.
I colori, i sapori ed i costumi di molti secoli addietro sono stati riproposti al termine della visita guidata tematica alla collezione del Museo Michelangelo con sede nell’Istituto Tecnico “Buonarroti” di Caserta.

Occasione per ‘assaggi’ scientifici a cura di Pietro Di Lorenzo, coordinatore dei curatori scientifici Sistema Museale Terra di Lavoro ed anche gastronomici.

Proprio in questi giorni è il compleanno dell’ l’ITG “Buonarroti”, spegne 60 candeline. Ed una anteprima della festa non poteva non essere celebrata con “A tavola con Carlo I Anjou” , il percorso nei sapori del Medioevo.
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Infatti, il 1 ottobre 1963 il Buonarroti divenne autonomo per distacco dall’ITCG “Terra di Lavoro”. Incredibilmente, l’atto ufficiale fu pubblicato nel 1965 ma l’effettiva attività didattica e amministrativa iniziarono proprio 60 anni fa.
Ecco allora immergersi in sapori ed odori medioevali che restituiscono ai contemporanei intrugli che seppur antichi hanno assonanze con i piatti attuali.

Non c’è un ordine tra dolce e salato, non ci sono misure e quantità per gli ingredienti e c’è un notevole uso di spezie. La magia è nell’aver riscoperto le antichissime ricette ed averle realizzate dosando con equilibrio, latte di mandorle, pollo e succo di limoni per la Limonia, oppure le spezie con il miele per il vino di fine pasto. C’è poi una sorta di ‘polpetta’ di manzo, maiale e cannella, avvolta in pasta sfoglia oppure a sorpresa il gran manciere o blan manciere che non è assolutamente un dolce ma un piatto rustico assolutamente da scoprire.

foto di Giuseppe Nuzzo

Elisabetta Donadono

Elisabetta Donadono, napoletana, giornalista, comunicatrice e sommelier dell’olio extravergine d’oliva ha ideato prima napolipost.com e poi il grandfood.it. Due esperienze editoriali che propongono una lettura nuova, positiva, emozionale e coraggiosa delle eccellenze d’Italia. Dall’arte al cibo, dal cibo all’arte, i percorsi giornalistici indagano l’arte ed il cibo, raccontandoli in modalità nuova, in chiave originale, in versione fantasiosa. Articoli che hanno anticipato ed anticipano la conoscenza di luoghi, prodotti, persone, oggetti utilizzando di volta in volta tutti i sensi. Il grandfood.it nasce dopo i libri Il Grand Food Campania ed Il Grand Food Lazio, due libri per circa 100 racconti di cibi ‘gustati’ attraverso i monumenti e l’arte osservata cucinando buon cibo. Il Grand Food, in versione web e sociale è una nuova sfida tutta da fare con e per i lettori!

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