I Geni della tavola
I Geni della tavola. Oggi è sempre più chiaro che le caratteristiche genetiche di ogni individuo possono influenzare la risposta ai nutrienti, modificandone l’assimilazione, la metabolizzazione, l’accumulo e l’escrezione.
Nutrigenetica
Non esiste dunque probabilmente una dieta che vada bene per tutti, ma dovrebbe essere mirata al singolo individuo nella sua unicità biologica.
La Nutrigenetica è appunto la scienza che studia il modo in cui le caratteristiche genetiche di ogni singolo individuo (genotipo) influenzano la risposta ai nutrienti introdotti con l’alimentazione e la suscettibilità a patologie correlate con la dieta. L’obiettivo della nutrigenetica è migliorare le raccomandazioni nutrizionali al singolo individuo al fine di giungere alla formulazione di una dieta personalizzata.
La Nutrigenetica studia in particolare i polimorfismi genetici, ossia quelle varianti del DNA che si presentano con una frequenza maggiore dell’1% nella popolazione e che possono determinare una particolare suscettibilità a una malattia, che può essere contrastata con una dieta ad hoc, esempio controllo del peso in chi è predisposto al diabete o prevenzione dietetica delle allergie in soggetti a rischio.
I Geni della tavola
Uno dei polimorfismi più studiati è la mutazione del gene MTHFR che serve per produrre un enzima – la metilen-tetraidrofolato reduttasi- la cui carenza determina che l’aminoacido omocisteina si accumula nel sangue provocando il rischio di patologie cardiovascolari, aborti spontanei e difetti del tubo neurale nel feto di donne affette. In questi soggetti, l’integrazione di acido folico scongiura l’iper-omocisteinemia.
Un altro dato interessante è che sembra il cavo orale ospiti, in alcune papille gustative, anche recettori per il gusto grasso, oltre che per il salato e per il dolce. Il numero di questi recettori è regolato geneticamente. E’ possibile che chi ha più recettori per i grassi sia più propenso ad assumerli e quindi a sviluppare abitudini alimentari meno sane.
Nutrigenomica
La Nutrigenomica, invece, studia il modo in cui la dieta può influenzare l’espressione dei geni dell’individuo. I nutrienti, infatti, come altri fattori ambientali quali attività fisica, inquinamento, farmaci, possono fungere da “interruttori” dei nostri geni, attivandoli o spegnendoli. Queste azioni possono tradursi nel favorire o contrastare la manifestazione di una malattia.
Si tratta di nuove frontiere di studio, affascinanti quanto ancora incerte e sperimentali, sulla cui reale ricaduta pratica ci si potrà esprimere solo attraverso ricerche su ampi numeri che non sono ancora disponibili.