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La dieta per la salute della mente

La dieta per la salute della mente, sviluppata dal “Rush University Medical Center” di Chicago, è una dieta studiata appositamente per proteggere il cervello dal declino cognitivo. Il declino cognitivo si verifica con l’età. Si tratta della dieta MIND (Mediterranean-DASH Diet Intervention for Neurodegenerative Delay).  La dieta di tipo mediterraneo ha integrato anche degli elementi della DASH contro l’ipertensione (Dietary Approaches to Stop Hypertension).

La dieta Mind

E’ un regime alimentare basato sul consumo di cereali integrali, legumi, verdure (soprattutto a foglia verde), frutta secca a guscio oleoginosa come noci, nocciole e mandorle, frutta fresca e soprattutto frutti di bosco come i mirtilli, pesce azzurro, carne di pollo, olio extra-vergine di oliva, vino rosso, mentre prevede la limitazione di burro, dolci, carni rosse, formaggi grassi, cibi fritti e da fast food.

Mangiare cavoli, fagioli, broccoli, pomodoro

 

L’impatto benefico sulla salute cerebrale va attribuito a diversi componenti di questa dieta, come gli acidi grassi polinsaturi omega-3. Essi hanno la capacità di proteggere i vasi dall’aterosclerosi e ridurre i livelli nel sangue della proteina beta-amiloide. Questa proteina accumulandosi nel tessuto nervoso danneggia i neuroni. Poi ci sono le sostanze anti-ossidanti, in grado di neutralizzare i radicali liberi responsabili dell’infiammazione di basso grado.

Si tratta dei folati, vitamina E, vitamina C, sali minerali come magnesio e selenio, carotenoidi e flavonoidi (tra cui i flavonoli, come il canferolo, presente in cavolo, fagioli, tè, spinaci e broccoli; la quercetina, abbondante in pomodoro, cavolo, mela e tè; la miricetina, contenuta nel tè, vino, cavolo, arance e pomodori; l’isoramnetina, di cui sono ricche pere, olio d’oliva, vino e salsa).

Non mangiare cibi fritti e da fast food

Invece, gli alimenti di cui controllare il consumo  hanno grassi idrogenati, colesterolo ed eccesso di calorie.

Secondo gli studi, chi aderisce a questo regime dietetico presenta delle funzioni cognitive di 7,5 anni più giovani; altre ricerche dimostrano che è in grado di prevenire il rischio di sviluppare Alzheimer e demenza e il decadimento cognitivo in chi ha avuto un ictus.

La dieta sana per prevenire la demenza va iniziata in giovane età. Le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità, “Risk reduction of cognitive decline and dementia”, evidenziano che le lesioni cerebrali dovute alla formazione di placche di beta-amiloide e al danno ossidativo ai neuroni, che poi si manifesteranno con i tipici sintomi in età matura, iniziano già nei giovani in apparente pieno benessere, se adottano stili di vita e di alimentazione non corretti.

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Carlo Alfaro

Nato a Sant’Agnello il 30/11/1963, vive a Sorrento, con l’amata sorella e i suoi gatti. Medico pediatra, attualmente ricopre l’incarico di Dirigente Medico di Pediatria presso gli Ospedali Riuniti Stabiesi, è inoltre Consigliere Nazionale della Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza (SIMA) e redattore della Rivista ufficiale della Società, RIMA. Appassionato di divulgazione scientifica, dal 2015 è giornalista pubblicista. Ama i bambini, il teatro, il cinema, la musica, i libri e la Natura. Adora recitare e scrivere testi, organizzare eventi culturali e stare sui social.

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