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Ostriche imperiali, la prelibatezza dei Campi Flegrei

Ostriche imperiali, la prelibatezza dei Campi Flegrei

Tra le meraviglie della costa flegrea c’è sicuramente questo mollusco. Lo è da secoli. Tanto che la Spondylus Gaederopus, laddove si pescava e si pesca nel Mar Mediterraneo, era ed è soprannominata appunto ‘ostrica imperiale’.

L’austerità del nome sicuramente per la bontà delle sue carni ma anche per la preziosità dei gusci. Quest’ultimi, molti secoli fa, erano utilizzati per realizzare gioielli.

Oggi, è soprattutto una regina della tavola. In particolare dei crudi. L’esperienza sensoriale è appassionante perché il profumo ed il sapore di mare restano persistenti così come alla vista le sfumature di rosso la contraddistinguono dalle sue sorelle ed affascinano.

Nelle profondità del mare dei Campi Flegrei continuano da secoli a riprodursi. In alcuni ristoranti, rigorosamente ancorati alle tradizioni, sono le protagoniste dei crudi.

Così da Aguglia, Osteria di Mare, guidata da Alessandro Costigliola, per diversi anni ai comandi del Tuna restaurant sul porticciolo di Bacoli.

Ovviamente il venticinquenne chef,  Francesco Fevola, sposa in pieno il percorso di valorizzazione dei prodotti dei Campi Flegrei.

Un viaggio gastronomico in compagnia dell’ostrica imperiale può essere fatto mangiando anche altre prelibatezze.

Entrée:

pesto di cozze con crostini di pane

Crudo:

ostriche francesi (Gillardeau, Special Cadoret, Fine de Binic), ostriche imperiali locali, carnummole, sfere, scampi imperiali, tartufi di mare e cannolicchi

 

Tris di tartare:

tonno, mandorle e melograno

seppie, scamorza affumicata e tarallo sgretolato

orata, zucca e noci caramellate

 Antipasto caldo:

orata e patate

insalatina di seppie

seppia scottata con crema di broccoli

gamberi alle mandorle 

gelato di baccalà con crema di papaccelle e glassa alla soia 

mini bun al nero di seppia con hamburger di tonno, scamorza fritta e crema di zucca

salsiccia di tonno e friarielli

 Primi:

agnolotti con ricotta, zeste di limone e gamberi rossi a crudo, il tutto cotto nella bisque dei gamberi

 Dessert:

tiramisud con ricotta di bufala campana 

scomposta di millefoglie con crema di mandarini flegrei

Elisabetta Donadono

Elisabetta Donadono, napoletana, giornalista, comunicatrice e sommelier dell’olio extravergine d’oliva ha ideato prima napolipost.com e poi il grandfood.it. Due esperienze editoriali che propongono una lettura nuova, positiva, emozionale e coraggiosa delle eccellenze d’Italia. Dall’arte al cibo, dal cibo all’arte, i percorsi giornalistici indagano l’arte ed il cibo, raccontandoli in modalità nuova, in chiave originale, in versione fantasiosa. Articoli che hanno anticipato ed anticipano la conoscenza di luoghi, prodotti, persone, oggetti utilizzando di volta in volta tutti i sensi. Il grandfood.it nasce dopo i libri Il Grand Food Campania ed Il Grand Food Lazio, due libri per circa 100 racconti di cibi ‘gustati’ attraverso i monumenti e l’arte osservata cucinando buon cibo. Il Grand Food, in versione web e sociale è una nuova sfida tutta da fare con e per i lettori!

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