Piana del Sele, la rucola è IGP
Piana del Sele, la rucola è IGP. Nel tempio della mozzarella di bufala, la Piana del Sele, un altro prodotto ottiene il marchio europeo IGP. La rucola della Piana del Sele è un prodotto da oggi la cui denominazione è iscritta nel registro europeo DOP-IGP-STG.
La Gazzetta Ufficiale Europea ha pubblicato la prestigiosa iscrizione.
Piana del Sele, la rucola è IGP, i comuni
Battipaglia, Bellizzi, Eboli, Pontecagnano – Faiano, Giffoni Valle Piana, Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella e Capaccio-Paestum, nella provincia di Salerno sono i comuni dove si produce la rucola.
Produzione pari al 73 per cento del prodotto nazionale
“La Rucola della Piana del Sele interessa attualmente una superficie di circa 3600 ettari, distribuiti su otto Comuni, con una produzione media degli ultimi anni pari a 400 milioni di chili di prodotto, che è il 73% circa della produzione nazionale, con un fatturato medio annuo di oltre 680 milioni di euro e consentirà lo sbarco sul mercato di un prodotto a marchio europeo che nel 2018 ha visto la produzione di 400 milioni di chili in 430 aziende, di cui il 60% guidate da giovani con un’agricoltura 4.0 a forte valore di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale. Le previsioni prevedono una crescita che si stima intorno al 20%, come si evince dagli studi di Ismea pubblicati di recente sulle performance dei prodotti a marchio. L’IGP spingerà il fatturato della rucola della Piana del Sele a 850 milioni di euro, posizionandola al terzo posto per fatturato tra i prodotti a marchio europeo, bandiere del made in Italy, solo dopo Grana Padano DOP e Parmigiano Reggiano DOP, e precedendo il Prosciutto di Parma DOP, l’Aceto Balsamico di Modena IGP E la Mozzarella di Bufala Campana DOP. “E’ una buona notizia in un momento difficile per la quarta gamma – si legge in una nota Coldiretti – l’Indicazione geografica protetta porterà a un’ulteriore crescita del mercato, con l’auspicio ovviamente che riparta l’economia legata al comparto della ristorazione, delle cerimonie e l’export, fermi a causa dell’emergenza covid”.
L’area della Piana del Sele è un territorio straordinario sia per la vocazione agricola che per le testimonianze archeologiche come il parco archeologico di Paestum.